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Recensione: Path of Life and Stone di Laura MacLem

È una settimana buona che cerco un momento per scrivere questa recensione. Ho dovuto mettermi a scrivere dal telefono per farla perché se no finiva che la facevo tra un mese.

Ordunque, oggi ti parlo di un romanzo che ho letto in anteprima e che è uscito da pochissimo: Path of Life and Stone di Laura MacLem.

Path of Life and Stone di Laura MacLem

Laura è italiana, classe 1978, vive in Molise ma viene dal nord-est. Ha scritto diversi romanzi, sia in self-publishing che con casa editrice. Con Serena Marina Marenco ha scritto la webcomic “Path of Life and Stone“, tratta dal romanzo, che puoi trovare qui

Lucia ha sedici anni, e come tutte le estati è costretta a stare a casa del padre in un paesino di montagna, Poggio di Sopra. Un giorno inciampa in una sua compagna di classe, Amelia, svenuta nel bosco. Dopo lo spavento iniziale, Lucia aiuta Amelia a tornare a casa sua. Tra una chiacchiera e l’altra, le due cominciano a conoscersi meglio e il giorno dopo Amelia, su insistenza della nonna, porta la sua nuova amica al mercato di Poggio di Sotto. Immaginati la sorpresa di Lucia quando scopre che Poggio di Sotto si trova in una dimensione magica e parallela, un luogo dove, per effetto di una maledizione, il tempo non scorre e nulla è cambiato nel corso dei secoli. Qui Lucia verrà coinvolta in un’avventura fatta di amore, amicizia e coraggio, che cambierà la sua vita.

Questo libro è una perla rara. Lo stile è immaginifico, pieno di descrizioni poetiche che ti trascinano in un’atmosfera da fiaba. La trama stessa ricorda molto quella di una fiaba, con la donna saggia, l’eroina, il Re e il Cavaliere, di cui non vengono mai detti i nomi, creando la stessa sensazione di incertezza e di mistero che proviamo quando sentiamo la frase “C’era una volta.”
Anche l’ambientazione è molto indefinita: Poggio di Sotto e di Sopra ricordano moltissimo i paesini delle Alpi nostrane, ma a parte questo non ci sono riferimenti certi sul luogo e sul tempo, a parte gli smartphone delle due ragazze (ma niente mascherine, quindi è pre-2020).
Ho molto gradito il riferimento al mito cristiano del giardino dell’Eden: qui la storia è stata completamente ribaltata, e nella dimensione magica la cacciata dal Paradiso Terrestre non viene considerata una vergogna o una maledizione, ma una liberazione da un luogo fermo, dove nulla può cambiare e nulla si può apprendere. Una visione che mi ha fatto innamorare ulteriormente del romanzo.
I personaggi sono affascinanti: mi è piaciuto moltissimo il rapporto tra le due ragazze, che, pur essendo molto diverse, si sentono fortemente inadeguate e vedono, l’una nell’altra, ciò che ammirano e vorrebbero essere. Speculare è il rapporto tra il Re e il suo Capitano, molto simile a quello di due fratelli che si punzecchiano in continuazione e che mi hanno strappato più di un sorriso.
Unica pecca, se vogliamo, è la parte finale: qui la componente nebulosa si concentra ancora di più, rendendo a tratti difficile comprendere lo sviluppo della storia. Mantiene una forte carica poetica, quindi l’ho trovato comunque piacevole, ma ho la sensazione che sia uno di quei libri che si rivelano meglio a una seconda (o terza, o quarta) rilettura. Per certi versi mi ha ricordato moltissimo Momo di Michael Ende.

In conclusione, il romanzo è davvero bello, fiabesco e poetico, al punto che credo che comprerò l’edizione cartacea! Lo consiglio vivamente a chiunque ami le fiabe, le streghe e i fantasy nostrani.

Titolo: Path of Life and Stone
Autrice: Laura MacLem
Data di pubblicazione: 2021
Pagine: 366
Editore: Autoprodotto
Voto: 5/5
Link Amazon: qui
Link Goodreads: qui
Canzone ideale: Dance of the Druids – Bear McCreary (Outlander soundtrack)

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