Approfondimenti

Non solo Anna Frank: 5 libri per il giorno della memoria

Sto scrivendo questo articolo molto in ritardo sui tempi, per una mancanza di ispirazione barbina e tutta una serie di avvenimenti personali belli ma impegnativi. Mi sveglio così all’alba del 26 Gennaio pensando: che cavolo scrivo?

Il caso vuole che domani sia il Giorno della Memoria. La shoah, il nazismo e tutto il conquibus sono temi che mi toccano abbastanza da vicino (mia nonna è tedesca, anche se durante la Seconda Guerra Mondiale ancora non camminava, quindi non ha molti ricordi), ma per un motivo o per l’altro non ho mai letto molto sull’argomento.

Perciò ho deciso di prendere due piccioni con una fava: oggi vi presento cinque libri sull’argomento shoah/nazismo che mi sembrano interessanti ma che non ho letto. Mi impegno a leggerne uno e a recensirlo tra un mese, quindi il 23 Febbraio.
Ti esorto a dire la tua: quale vorresti che io leggessi? O meglio ancora, quale vorresti leggere?

1 – Il tatuatore di Auschwitz di Heather Morris

Questo libro è saltato fuori durante il nostro club del libro (tema del mese: l’ammmore), e in effetti mi ha abbastanza colpito. La storia d’amore di due prigionieri in un campo di concentramento, di cui uno dei due ha il compito ingrato di tatuare i numeri sul braccio dei prigionieri. Ho le sensazione che il tema dell’identità sarà abbastanza importante, visto il “lavoro” di lui (poi, chiamami scema, io all’inizio leggendo tatuatore non avevo collegato: avevo pensato a un ebreo che tatuava roselline di nascosto nelle baracche…va beh).

2 – Il bambino senza nome di Mark Kurzem

Questo è uno dei tanti libri che mi sono passati tra le mani nel periodo in cui lavoravo in biblioteca e che portavo a casa in maniera compulsiva. E’ ancora a casa dei miei (è un libro del bookcrossing: non temere, nessuna biblioteca sta aspettando impazientemente che io lo riporti). E’ una storia vera: il padre dell’autore è rimasto senza famiglia e senza casa all’età di cinque anni, quando il suo villaggio è stato sterminato. Da allora il piccolo, ebreo bielorusso, vive un’avventura dietro l’altra: vaga nei boschi innevati per mesi, viene catturato, per poco non lo fucilano, diventa una mascotte dei nazisti, ne passa di tutti i colori…e in tutto questo, non sa neanche quale sia il uso vero nome.
Anche in questo il tema dell’identità sembra presente, legato anche al ricordo e al racconto dei traumi subiti, un racconto che immagino essere incredibilmente terapeutico per chi lo ha vissuto ma anche drammatico per chi lo legge.

3 – L’isola in via degli uccelli di Uri Orlev

Altro libro che posseggo ormai da anni ma che non ho mai letto (questo sono abbastanza sicura che mi sia stato regalato da una vicina a Natale quando avevo quindici anni, forse meno. Ma soprassediamo). Credo sia uno dei classici sull’argomento: un bambino ebreo riesce a sfuggire alla cattura e si rifugia in un palazzo abbandonato in via degli Uccelli, nel ghetto di Varsavia. Ne hanno fatto anche un film nel 1997. Credo si tratti di un romanzo rivolto soprattutto ai ragazzi, con il piccolo protagonista che cerca di sopravvivere ingegnandosi come può in un ambiente ostile.

4 – Storia di una ladra di libri di Markus Zusak

Anche questo è ormai un classicone del genere, uno dei libri sicuramente più conosciuti. Ho pensato di leggerlo perchè ho già letto un libro di Zusak, Il messaggero, e l’ho trovato un po’ strano e molto intrigante.
Storia di una ladra di libri parla di una ragazzina tedesca che, il giorno del funerale del fratellino, trova un libro abbandonato nella neve. Senza pensarci due volte lo ruba e comincia a leggere. E’ solo il primo di una lunga serie di libri che verranno rubati (o salvati?) dalla protagonista.
Il tema centrale sembra essere il valore che i libri, le storie, le parole possono avere per affrontare la vita e le disgrazie che l’accompagnano. E’ un tema che mi è sempre stato molto caro, e mi attira molto il fatto di ambientare la storia in un periodo in cui i libri erano considerati un pericolo.

5 – Wolf: la ragazza che sfidò il destino di Ryan Graudin

Altro libro che mi attira da parecchio, e l’ho infilato perchè io devo trovare qualcosa di fantasy o fantascienza in tutto quello che leggo o faccio, è più forte di me. In questo caso siamo in piena distopia: l’Asse ha vinto la Seconda Guerra Mondiale e Giappone e Germania si spartiscono il mondo (a noi non ci caga mai nessuno? Vallo a capire). In questa epoca oscura, una ragazza sopravvissuta ai campi di concentramento, ha guadagnato, grazie a degli esperimenti scientifici, la capacità di cambiare aspetto, stile Mystica degli X-men. Usando questo potere, si è unita alla Resistenza e ora ha una missione: vincere una gara motociclistica che ha come premio un incontro con Hitler in persona.
Sembra molto più d’azione rispetto ai precedenti, e se ci aggiungiamo l’elemento YA fantasy non so bene cosa aspettarmi da questo titolo. Le recensioni però sembrano buone.

E’ vero, ho escluso molti libri che sono dei must (Se questo è un uomo, L’amico ritrovato, Il Diario di Anna Frank, La svastica sul sole, ecc.) ma ho pensato di dedicarmi a qualcosa un po’ meno noto, nella speranza di scoprire qualche perla.

E tu, quale libro mi consigli di leggere per il Giorno della Memoria? Se ti va, dimmelo nei commenti!

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